Il mio FIWARE Global Summit alle isole Canarie
Recentemente, ho avuto il privilegio di partecipare all’8° FIWARE Global Summit a Las Palmas de Gran Canaria, un appuntamento internazionale che ha saputo riunire oltre 400 partecipanti, 150 speaker e centinaia di presentazioni, offrendo un’immersione totale nell’ecosistema FIWARE e nelle sue innumerevoli applicazioni nel campo delle smart cities, dell’agri-food, dell’energia e non solo.
Già dai giorni che hanno preceduto l’evento, le aspettative erano alle stelle. Come avviene per chi si avvicina a conferenze di questo calibro, la voglia di aggiornarsi sulle innovazioni più all’avanguardia, di confrontarsi con esperti internazionali e di scoprire nuove soluzioni tecnologiche era palpabile. C’era l’aspettativa di immergersi in un ambiente stimolante, dove ogni intervento potesse rappresentare un tassello fondamentale per comprendere come il digitale stia trasformando le infrastrutture urbane e non solo.
Ma non è stata solo la programmazione tecnica a rendere indimenticabile questo summit. Gran Canaria si è rivelata una cornice straordinaria, capace di esaltare ogni singolo momento dell’evento. Immaginate un’isola dove il paesaggio vulcanico si fonde con l’immensità dell’oceano, creando scenari che ispirano e rigenerano l’animo.
Camminare tra moderni spazi espositivi e momenti di pausa all’aria aperta, dove il sole e il mare si mescolano con le discussioni su digital twins e data spaces, è stato un privilegio raro e prezioso.
Il summit ha offerto un panorama completo sulle nuove frontiere del mondo FIWARE. Ho potuto assistere a interventi che hanno sottolineato come la piattaforma open source stia favorendo la creazione di hub innovativi a livello globale e acceleratori dedicati a startup e imprese, strumenti fondamentali per affrontare le sfide della trasformazione digitale. Le presentazioni hanno evidenziato il potenziale delle tecnologie FIWARE nell’ottimizzare la gestione delle infrastrutture, promuovere la sostenibilità e facilitare il dialogo tra pubblico e privato in un contesto di collaborazione internazionale.
Un momento di particolare rilievo per me è stato senza dubbio il mio intervento; ho infatti avuto l’opportunità di presentare il mio progetto sulla resilienza urbana ai rischi di inondazione, un tema che oggi più che mai richiede soluzioni innovative e tempestive. Nel corso della mia presentazione ho illustrato come la piattaforma FIWARE possa essere utilizzata per monitorare i livelli dei fiumi in tempo reale, gestire le infrastrutture critiche e migliorare le strategie di risposta alle emergenze. Ho spiegato come l’integrazione di sensori e sistemi di analisi dei dati possa trasformare il modo in cui le città si preparano e reagiscono alle situazioni di crisi, contribuendo a rendere l’ambiente urbano più sicuro e resiliente. La discussione che ne è seguita ha evidenziato l’interesse e la necessità di soluzioni tecnologiche applicabili a problemi reali, un segnale forte che la trasformazione digitale sta entrando in una nuova era.
L’esperienza al FIWARE Global Summit è stata, quindi, molto più di una semplice partecipazione a una conferenza: è stata un’occasione di crescita personale e professionale, un viaggio tra idee innovative, approfondimenti tecnici e scenari naturali di rara bellezza. Ogni momento, dalla prima sessione introduttiva all’ultima chiacchierata informale, è stato un invito a pensare in grande e a spingersi oltre i confini del consueto.
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