Il mio FIWARE Global Summit a Genova
Partecipare al FIWARE Summit 2019 è stata un’esperienza indimenticabile, un viaggio che ha saputo coniugare la modernità delle tecnologie open source con la ricchezza storica di una città unica come Genova. Ambientato nel suggestivo scenario del Porto Antico di Genova, all’interno degli antichi magazzini che un tempo alimentavano l’economia portuale, il Summit ha offerto un palcoscenico perfetto per esplorare le nuove frontiere della trasformazione digitale e per creare connessioni che vanno ben oltre il semplice scambio di idee.

Sin dai primi momenti, l’energia che si respirava era palpabile. Il profilo storico di Genova – città di navigatori e di grandi esploratori – si intrecciava armoniosamente con la spinta verso l’innovazione che caratterizzava ogni intervento. Tra sessioni tecniche, workshop interattivi e tavole rotonde, ho potuto confrontarmi con esperti internazionali, imprenditori e professionisti del settore, ognuno dei quali contribuiva a delineare un quadro sempre più chiaro del potenziale della piattaforma FIWARE per realizzare città e industrie sempre più smart.

La scelta di Genova come location ha aggiunto un ulteriore strato di fascino all’evento. Passeggiare per le vie del centro storico, respirare l’atmosfera del porto e osservare l’architettura che racconta secoli di storia ha reso ogni istante ancora più emozionante. L’evento non è stato solo un’opportunità di aggiornamento professionale, ma anche un’occasione per immergersi nella cultura e nelle tradizioni di una città che sa reinventarsi, guardando con fiducia al futuro pur mantenendo vive le proprie radici.
Essendosi tenuto in Italia, il ruolo di Engineering – la mia azienda – ha assunto un significato ancora più importante. La presenza e l’impegno di Engineering hanno contribuito a dare una spinta decisiva all’evento, facendo emergere il valore delle soluzioni tecnologiche sviluppate in casa nostra.
Ho sentito, in particolar modo, una pressione che andava oltre la semplice partecipazione: era come se fossi stato io, personalmente, a dover organizzare e garantire il successo dell’intera manifestazione. Questa responsabilità mi ha spinto a dare il massimo, consapevole che rappresentare l’innovazione made in Italy significava sostenere con orgoglio un ecosistema di eccellenza e tradizione tecnologica.
Un aspetto particolarmente significativo del Summit è stato il mio intervento, intitolato “Stress Testing of Powered by FIWARE Application: The Digital Enabler”. Durante questa sessione ho illustrato in dettaglio il processo di stress testing effettuato su un’applicazione basata su FIWARE, evidenziando le tecniche e gli strumenti adottati per valutare la robustezza e la scalabilità del Digital Enabler. L’obiettivo era garantire che, anche sotto carichi elevati e condizioni d’uso reali, la soluzione potesse mantenere prestazioni ottimali, assicurando così la resilienza e l’affidabilità dei servizi smart. Ho mostrato come un’analisi approfondita delle performance possa rivelare potenziali colli di bottiglia, permettendo di intervenire in modo mirato per ottimizzare le prestazioni dell’applicazione. I feedback ricevuti sono stati estremamente positivi, confermando l’importanza di un approccio rigoroso al testing per sostenere progetti innovativi che integrano tecnologia open source e applicazioni reali.
L’intera esperienza al Summit ha rappresentato per me un momento di crescita personale e professionale. Oltre alle preziose sessioni tecniche, il contesto di Genova ha offerto spunti di riflessione e una serie di incontri che hanno ampliato la mia visione del futuro digitale. È stato affascinante constatare come il dialogo tra passato e presente possa dare vita a progetti rivoluzionari, capaci di rispondere alle sfide di un mondo in continuo mutamento.
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